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APPROFONDIMENTI

Decreto penale di condanna, cos'è e come opporsi

Ti è stato notificato un decreto penale di condanna ma non sai cosa significhi e quali siano le conseguenze. Continua a leggere e te lo spiegherò in questa breve guida.

 INDICE:

1. NORMATIVA

2. BENEFICI

 3. OPPOSIZIONE

 

NORMATIVA

Iniziamo, intanto, spiegando cosa sia un decreto penale di condanna.

È l’atto che viene emesso all’esito di un procedimento speciale che avviene in assenza di contraddittorio con l’indagato e trova la sua disciplina nel Libro V Titolo V del Codice di procedura penale (articoli 459 - 464 c.p.p.).

L’iter procedimentale è il seguente: una volta concluse le indagini per un fatto di reato, il Pubblica Ministero può presentare al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) la richiesta di emissione del decreto penale di condanna nei casi in cui la pena da irrogare sia una pena pecuniaria, anche in sostituzione di una pena detentiva.

Il Giudice, se ritiene di accogliere la richiesta, emette il decreto penale di condanna senza ascoltare l’interessato, pertanto senza la celebrazione di un’udienza.

Nel decreto penale di condanna viene indicata l’Autorità che ha emesso il decreto, l’enunciazione del fatto, le norme violate, la concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui si fonda la decisione e il dispositivo.

 

BENEFICI

Trattandosi di un procedimento speciale, il cui scopo è deflattivo del dibattimento, ossia evitare che venga instaurato un procedimento ordinario, comporta per il condannato alcuni benefici:

  • Il P.M. può chiedere l’applicazione di una pena diminuita sino alla metà, rispetto al minimo edittale.
  • La conversione della pena detentiva in pecuniarie prevede che ogni giorno di detenzione sia convertito in una somma pari ad € 75,00 fino ad un massimo di tre volte tale ammontare; si differenzia dalla ordinaria disciplina in quanto nel rito ordinario ogni giorno di detenzione viene convertito in € 250,00 di sanzione pecuniaria.
  • Non comporta il pagamento delle spese del procedimento né l’applicazione di spese accessorie.
  • Non ha efficacia di giudicato nel giudizio civile o amministrativo.
  • Il reato si estingue se nel termine di cinque anni, quando il decreto concerne un delitto, ovvero di due anni quando il decreto concerne una contravvenzione, l’imputato non commette un delitto o una contravvenzione della stessa indole.

 

OPPOSIZIONE

Se hai ricevuto un decreto penale di condanna, significa che per un determinato fatto di reato sei stato condannato al pagamento di una pena pecuniaria.

Ricevuto il decreto penale di condanna, hai 15 giorni dalla data di notifica per presentare un’opposizione ai sensi dell’art. 461 c.p.p., personalmente o tramite il tuo difensore di fiducia.

Trattandosi di questioni tecniche è preferibile affidarsi ad un professionista che possa consigliare la miglior strategia per conseguire il risultato voluto; potrebbe anche essere preferibile non presentare un’opposizione onde evitare, in caso di condanna, che venga irrogata una pena superiore.

L’opposizione, da depositare nella cancelleria del Giudice che ha emesso il decreto di condanna o in quella del Tribunale o del Giudice di Pace del luogo ove l’interessato si trova, deve contenere i seguenti requisiti a pena di inammissibilità:

  • gli estremi del decreto di condanna;
  • la data del decreto di condanna;
  • il Giudice che ha emesso il decreto.

 

Nell’opposizione si può decidere di chiedere:

  1.  il giudizio immediato
  2.  il giudizio abbreviato
  3.  il patteggiamento
  4.  richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova

Se nell’opposizione non viene indicato con quale rito alternativo vuoi essere giudicato oppure qualora il Pubblico Ministero non presti il proprio consenso al patteggiamento, il Giudice emette il decreto di giudizio immediato.

L’opposizione presentata oltre i 15 giorni dalla notifica o carente dei requisiti previsti dalla Legge, è dichiarata inammissibile e il Giudice che ha emesso il decreto ne ordina l’esecuzione.

A seguito dell’opposizione, il procedimento proseguirà in maniera differente a seconda del rito scelto.

Nel medesimo termine di 15 giorni hai facoltà di chiedere di essere ammesso all’oblazione, laddove sussistano i requisiti. L’oblazione è un rito alternativo: nel caso di contravvenzione, il reato può essere estinto con il pagamento di una somma di denaro (art.. 162 e 162 bis c.p.)

 

I contenuti di questa pagina, pubblicati ai soli fini divulgativi e informativi, si riferiscono a fattispecie di carattere generale e astratto e non possono in alcun modo sostituire il contributo di un professionista. Per ottenere un parere legale è possibile fissare un appuntamento presso lo Studio legale dell'avv. Lubich a Trieste. Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio o non aggiornato delle informazioni contenute nella pagina.

Foto di Bill Oxford su Unsplash

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