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APPROFONDIMENTI

Cosa fa l'avvocato d'ufficio?

Ti è stato notificato un atto con la comunicazione della facoltà di nominare un difensore di fiducia e con l'avvertimento che, in mancanza, sarai assistito dal difensore nominato d'ufficio.

Chi è il difensore d'ufficio e cosa significa? 

Tutti abbiamo ben presente i film e i telefilm americani in cui i poliziotti declamano i diritti all’arrestato, pronunciando la frase “ha diritto ad avere un avvocato; se non può permettersi un avvocato le sarà assegnato uno d’ufficio”. 

Questa frase della procedura d’arresto, unita all’immagine del difensore d’ufficio da film americano quale un avvocato dipendente dello Stato, sottopagato e spesso dipinto come un soggetto meno competente rispetto al grande difensore dello studio legale, ha avuto come conseguenza che molte persone credano che in Italia funzioni allo stesso modo.

Niente di più sbagliato.

In Italia la figura dell’avvocato d’ufficio è completamente diversa.

L’avvocato d’ufficio è un professionista iscritto all’Albo degli Avvocati che esercita l’attività autonomamente e per essere nominato dall’Autorità quale difensore d’ufficio, deve essere inserito in un apposito elenco.

L’accesso all’elenco prevede il possesso di determinate competenze; l’avvocato, infatti, per iscriversi quale difensore d’ufficio, deve necessariamente avere uno dei seguenti requisiti:

  • aver partecipato a un corso biennale di formazione e aggiornamento professionale in materia penale, organizzato dal Consiglio dell’ordine circondariale o da una Camera penale territoriale o dall’Unione delle Camere penali, della durata complessiva di almeno 90 ore e con superamento dell’esame finale;
  • essere iscritto all’albo da almeno cinque anni e possedere esperienza nella materia penale, comprovata dalla produzione di idonea documentazione;
  • aver conseguito il titolo di specialista in diritto penale.

Anche dopo l’iscrizione il difensore d’ufficio deve dimostrare di esercitare l’attività penale con continuità, tant’è che ai fini della permanenza nell’elenco sono condizioni necessarie:

  • non avere riportato sanzioni disciplinari definitive superiori all’ammonimento;
  • l’esercizio continuativo di attività nel settore penale comprovato dalla partecipazione ad almeno dieci udienze camerali o dibattimentali per anno, escluse quelle di mero rinvio.

Si può da subito vedere che non si tratta di un soggetto poco competente o impreparato ma anzi è un avvocato ben qualificato in ambito penale.

 

PERCHÉ MI È STATO ASSEGNATO UN AVVOCATO D’UFFICIO?

In Italia la nomina dell’avvocato d’ufficio è una garanzia a tutela del diritto di difesa.

Il Giudice o il Pubblico Ministero nomina un avvocato d’ufficio sulla base dell’elenco predisposto dal Consiglio nazionale forense, ogni qualvolta un soggetto, sottoposto a un processo penale, non abbia provveduto a nominare un proprio difensore di fiducia o ne sia rimasto privo.

Non è, infatti, consentita l’autodifesa e pertanto deve essere obbligatoriamente nominato un avvocato d’ufficio.

 

MI È STATO ASSEGNATO UN AVVOCATO D’UFFICIO, COSA DEVO FARE?

Una vola ricevuto l’incarico, il difensore d’ufficio assume la difesa dell’assistito e pertanto avrà gli stessi doveri di un avvocato di fiducia, con la differenza che quest’ultimo può decidere se prestare il proprio patrocinio mentre il difensore d’ufficio ha l’obbligo di assistere la persona e non può essere sostituito se non per giustificato motivo.

Se ti è stato assegnato un avvocato d’ufficio puoi, in qualunque momento, nominare un avvocato di fiducia. In tal caso l’incarico del difensore d’ufficio cessa, senza bisogno di revoca espressa.

Importate, però, è ricordare che il difensore d’ufficio deve essere retribuito per l’attività svolta. Non va infatti confuso l’istituto del difensore d’ufficio con l’istituto del patrocinio a spese dello stato a favore dei non abbietti, il quale prevede che la persona sottoposta a processo penale che disponga di un reddito imponibile ai fini IRPEF inferiore a €11.493,82 (per l’anno 2020), possa nominare un difensore che verrà poi retribuito direttamente dallo Stato.

 

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